        Terzo al suo debutto nel Campionato del mondo di MotoE, Oscar Gutierrez prover&agrave; a fare meglio quest&rsquo;anno nella classe elettrica, ma prima &egrave; stato chiamato ad una nuova sfida. Lo spagnolo, infatti, sar&agrave; in griglia di partenza in Moto2 questo weekend nel Gran Premio di Thailandia, per sostituire Sergio Garcia.  Gutierrez in Thailandia, Garcia torna in Argentina  Il team MSI racing ha chiamato lui per salire alla guida della Boscoscuro lasciata libera dal connazionale. Garcia si &egrave; fratturato il quarto metacarpo della mano destra durante l&rsquo;ultimo giorno di test ufficiali, a Jerez. Visto l&rsquo;infortunio si &egrave; fatto subito operare dal dottor Mir all&rsquo;Hospital Universitari Quir&oacute;n-Dexeus, dove quest&rsquo;oggi sar&agrave; sotto i ferri il campione del mondo di MotoGP Jorge Martin (dopo l&rsquo;incidente avuto durante un allenamento). Garcia lo rivedremo in pista in Argentina, intanto Gutierrez punter&agrave; a ottenere il miglior risultato possibile su una pista nuova per lui. Moto2, Roberto Locatelli: "Io, Fantic Racing e Canet a caccia del titolo"       

Il pilota di MotoE scender&agrave; in pista a Buriram per sostituire il connazionale infortunato alla mano durante l&rsquo;ultimo giorno di test

Moto2, al posto di Garcia in Thailandia arriva Oscar Gutierrez

        A rendere la vita difficile ad Ai Ogura nella corsa al titolo della Moto2 &egrave; stato Aron Canet, portacolori di Fantic Racing, dove resta anche nel 2025 affiancato dai consigli preziosi di Roberto Locatelli. Oggi team manager ma ieri campione del Mondo della 125, il bergamasco ha vissuto nove anni nella 250, e grazie alla sua grande esperienza da pilota oggi dispone degli strumenti necessari per distinguersi anche dall&rsquo;altra parte della barricata. &ldquo;La mia attivit&agrave; come team manager &egrave; cominciata l&rsquo;anno scorso ed &egrave; stata una grandissima stagione&rdquo; rivela &ldquo;Loca&rdquo;, del resto le tre vittorie e i tre secondi posti di Canet nell&rsquo;arco delle ultime otto gare sostengono la sua tesi. &ldquo;Siamo stati protagonisti rovesciando il campionato. Siamo arrivati secondi, ma alla fine &egrave; stato un anno perfetto&rdquo;.  Passa alla prossima pagina MotoGP, l'analisi del ritmo in Thailandia &nbsp; Locatelli, Aron Canet e il lavoro in Fantic Racing  Aron Canet ci riprova nel 2025: come lo descrivi? &ldquo;&Egrave; una persona speciale. Stiamo sempre parlando di piloti e ognuno &egrave; a s&eacute;, non c&rsquo;&egrave; un modo o un consiglio di &lsquo;costruzione&rsquo; per fare i piloti. A questi livelli ognuno ha la sua forza e la sua debolezza: abbiamo avvertito la necessit&agrave; di Aron di sentire un team nel vero senso della parola. Quindi rispetto, unione, familiarit&agrave; tra di noi, l&rsquo;essere un gruppo, aiutarci quando ci sono i problemi e festeggiare insieme quando ci sono le cose positive. Aron non l&rsquo;abbiamo scoperto noi, ma lo abbiamo reso vincente. Siamo stati bravi a mettergli a disposizione tutto quello che lui forse cercava&rdquo;. Come siete arrivati a costruire l&rsquo;attuale sintonia? &ldquo;Prima di tutto bisognava conoscersi bene: nel novembre del 2023 ho lasciato un taccuino bianco. Lui al primo test si &egrave; comportato da Aron Canet, poi durante l&rsquo;inverno con la Fantic abbiamo pensato di chiacchierare, scambiarci opinioni, punti di vista e anche chiedere. Io parto dal presupposto che impuntarsi o imporsi non &egrave; la maniera giusta per tirare fuori il massimo da qualcuno. Bisogna essere uniti, non troppo freddi, e si fa gruppo nel bene e nel male&rdquo;. Quale pensi sia il valore aggiunto di Roberto Locatelli in questo ruolo? &ldquo;Probabilmente l&rsquo;essere stato padre, fratello, un parente stretto anche per i meccanici. Sono quello che puoi chiamare, al quale puoi scrivere, che puoi interpellare, e poi cerco sempre una soluzione vera in tempi brevi, anche di responsabilit&agrave;. Essere in prima linea con chi mi &egrave; vicino. Faccio insieme agli altri le strategie e poi mi metto con gli altri a combattere sportivamente&rdquo;. Cosa ci possiamo aspettare da Canet nella prossima Moto2? &ldquo;Che diventi campione del Mondo. Dopo quello che abbiamo mostrato &egrave; inutile dire che abbiamo bisogno di crescere, di dare continuit&agrave; o altro. Una vittoria che potrebbe essere stata un po&rsquo; illusoria &egrave; stata quella del Portogallo. &Egrave; arrivata molto presto, tra di noi non avevamo ancora costruito quella solidit&agrave; che si &egrave; poi vista da Silverstone in avanti. Anche noi, che non indossiamo la tuta di pelle, dovevamo conoscerci, crescere, ascoltarci, anche mandare gi&ugrave; qualche boccone amaro. Siamo tutti in discussione e siamo tutti utili&rdquo;. Puoi indicare un pregio e un difetto dello spagnolo? &ldquo;Parlando di difetti, quando non viene rispettato non ci passa sopra: viene da te e te lo dice. Il rispetto &egrave; l&rsquo;ago della bilancia nel suo umore. Il suo pregio &egrave; che si tratta di un pilota davvero forte. Da met&agrave; anno in avanti non gli ho pi&ugrave; chiesto se la pista gli piacesse oppure no...&rdquo;. E invece dal punto di vista umano? &ldquo;Se lo rispetti &egrave; il primo che &egrave; l&igrave; ad aspettarti, ti d&agrave; un premio, un regalo. Anche un trofeo nel caso. Non perch&eacute; non ci tiene, ma perch&eacute; gli piace condividerlo con chi &egrave; l&igrave; con lui. &Egrave; il primo pilota con cui lavoro che ha corso con una replica del casco con cui vinsi il Mondiale: lo ha fatto nei due GP disputati a Misano. &Egrave; stato un gesto importante a livello umano: ti fa capire quello che ha dentro. Lui &egrave; umano, oltre a essere un gran combattente&rdquo;. Che effetto ti ha fatto il gesto? &ldquo;Mi ha gasato, &egrave; figo. Anche perch&eacute; non me l&rsquo;aspettavo. Mi aveva chiesto di avere alcune foto del casco e di quel casco avevo tre copie uguali: una l&rsquo;avevo regalata a Valentino Rossi quando lavoravo per lui, una la tengo nel mio &lsquo;museo&rsquo; e l&rsquo;ultima l&rsquo;ho regalata proprio ad Aron per quello che &egrave;. Lui l&rsquo;ha portata dal grafico, hanno preso i loro spunti e hanno realizzato un casco replica. Dopo la gara di Misano 2, in cui ha concluso secondo, me l&rsquo;ha regalato. Sono quelle cose che fanno piacere, anche se &egrave; un ragazzo con cui magari non lavorer&ograve; a lungo, perch&eacute; spero che un domani vada in MotoGP. Quando ci andr&agrave; &ndash; spero il prima possibile perch&eacute; vorr&agrave; dire che tutto avr&agrave; funzionato bene &ndash; sar&ograve; fiero di essere stato il suo team manager&rdquo;. Come lo vedresti in MotoGP? &ldquo;Premetto che un po&rsquo; sono di parte, ma sono uno &ldquo;vero&rdquo;: ho sempre fatto elogi anche a chi mi batteva, per intenderci. Vedendo quello che succede quando i piloti passano dalla Moto2 alla MotoGP, Aron potrebbe mettersi vicino a Pedro Acosta, da subito. &Egrave; uno che sale sulla moto ed &egrave; veloce. Si adatta a quello che ha a disposizione&rdquo;. Al suo fianco quest&rsquo;anno arriva Barry Baltus. &ldquo;&Egrave; una cosa bella, perch&eacute; arriva un po&rsquo; di aria nuova anche per noi. &Egrave; giovane in tutti i sensi, ha quattro anni di esperienza in Moto2, ma sempre con lo stesso team. Con la fortuna di avere Canet in squadra, un riferimento nella categoria, nei test svolti a Jerez abbiamo guardato come Barry usa la moto. Abbiamo usato con lui il &lsquo;metodo Fantic&rsquo; e ne abbiamo tratto delle valutazioni. Ha operato anche lui dei cambiamenti, a suo dire, rispetto al metodo che usava prima. Il nostro &egrave; ormai confermato e testimoniato dai risultati ottenuti con Canet: a Barry &egrave; piaciuto, ci siamo parlati, venuti incontro ed &egrave; stato contento anche di noi. Ha una bella occasione con un nuovo team, con la Kalex che gi&agrave; guidava e con gente nuova. Con lui vogliamo avvicinarci il pi&ugrave; possibile alla Top 5. Vogliamo farlo crescere come abbiamo fatto con Aron&rdquo;.  Passa alla prossima pagina &nbsp; Locatelli "legge" il 2025  Come vedi la sfida 2025 tra Kalex e Boscoscuro? &ldquo;Sar&agrave; ancora accesa e molto equilibrata. Noi abbiamo una delle marche migliori, ma Luca Boscoscuro ha avuto la possibilit&agrave; di crescere. Entrambi i costruttori saranno all&rsquo;altezza dell&rsquo;avversario&rdquo;. Hai corso nella 250, cosa ti manca della categoria a due tempi? &ldquo;Nulla, sto vivendo l&rsquo;era moderna e in questa sono immerso. Sono stato capace di salire su quello che toccava a me in quel momento. Oggi lavoriamo con le quattro tempi in Moto2, se proprio devo dire cosa rimpiango della due tempi, volgarmente, posso dire che mi mancano il profumo del motore, della miscela e il sound. Nient&rsquo;altro. Era bellissimo prima ed &egrave; bellissimo adesso&rdquo;. In Moto2 arriva David Alonso, cosa ti aspetti da lui dopo l&rsquo;anno dei record?  "Mi aspetto tanto, perch&eacute; ha vinto per distacco in Moto3. &Egrave; diventato campione del Mondo con evidente superiorit&agrave;. Potrebbe essere &ndash; e non mi stupirei &ndash; il nuovo&rdquo; disturbatore&rdquo; di chi vuole vincere la gara la domenica".  In MotoGP, invece, la Ducati si presenta con la coppia Pecco Bagnaia-Marc Marquez: che tipo di convivenza sar&agrave;? &ldquo;Una convivenza racing. Parlando di carattere, tanti erano pi&ugrave; sanguigni, Pecco ha un&rsquo;intelligenza fuori misura e riuscir&agrave; forse a frenare quei giornalisti che vorrebbero vedere vecchie guerre e vecchie storie. Lui far&agrave; emergere la sportivit&agrave;. Assisteremo a grandi spettacoli sportivi&rdquo;. Prevedi che il titolo sar&agrave; una questione tra loro due? &ldquo;Sono i grandi pretendenti, ma ci potrebbero essere delle sorprese. Per esempio Fabio Di Giannantonio, che avr&agrave; la moto ufficiale: ci si aspetta da lui un altro step, ovvero quello di andare costantemente sul podio. Con grandi piloti poi si vedono anche grandi mezzi. L&rsquo;Aprilia avr&agrave; il campione del Mondo e questo dar&agrave; a tutti qualcosa in pi&ugrave; che li porter&agrave; a inventare, creare e costruire. Con Jorge Martin, l&rsquo;Aprilia prender&agrave; ancora pi&ugrave; brio&rdquo;.   MotoGP, Bezzecchi soddisfatto dei test: &ldquo;Mi sento pronto per la prima gara&rdquo;          

L'intervista esclusiva al team manager: "Aron &egrave; un pilota eccezionale e una persona generosa. Amo il mio ruolo perch&eacute; adoro vivere il presente"

Moto2, Roberto Locatelli: "Io, Fantic Racing e Canet a caccia del titolo"

Da Michele Pirro a Marco Melandri e Max Biaggi, senza dimenticare i protagonisti della MXGP: le previsioni sull&#39;anno appena iniziato

MotoGP &amp; SBK: il pronostico per il 2025

        L&rsquo;edizione 2024 di EICMA &egrave; oramai dietro l&rsquo;angolo, e Motosprint &egrave; pronto per vivere una volta l&rsquo;evento con passione e professionalit&agrave;. Lo stand &ndash; PAD 22 Stand P03, qui tutte le info su iniziative ed eventi &ndash; &egrave; pronto cos&igrave; come tutti i giornalisti, pronti ad accogliere i tanti appassionati presenti in fiera, nonch&eacute; tutti i piloti che passeranno per un saluto o una intervista.  I piloti (e non solo) che troverete allo stand di Motosprint Marted&igrave;: Stefano Manzi, Andrea Locatelli, Roberto Rolfo, Toprak Razgatlioglu&nbsp;Mercoled&igrave;: Alvaro Bautista, Denis Sacchetti, Danilo Petrucci, Lorenzo Zanetti, Federico Caricasulo, Roberta Ponziani, Aron Canet, Ana Carrasco&nbsp;Gioved&igrave;: Nicol&ograve; Bulega, Tony Arbolino, Ryan Vickers&nbsp;Venerd&igrave;: Yari Montella&nbsp;Sabato: Michael Rinaldi, Axel Bassani, Adrian Huertas, Alessandro Delbianco, Maurizio Bottalico MotoGP, Bautista risponde a Iannone: "Due minuti pi&ugrave; veloce... con un giro in meno!"       

Tanti gli ospiti che passeranno da noi ed In Moto per un saluto, una intervista e tanto altro nel corso della fiera. Alvaro Bautista, Nicol&ograve; Bulega e non solo: qui la lista!

EICMA 2024: ecco tutti i piloti (e non solo) che troverete allo stand di Motosprint

        In un fine settimana ricchissimo di eventi, il FIM JuniorGP &egrave; tornato in azione al Motorland di Arag&ograve;n per il sesto nonch&eacute; penultimo appuntamento stagionale. Un round che si &egrave; rivelato gi&agrave; decisivo per quel che riguarda la European Talent Cup, con Carlos Cano nuovo campione, ma che ha anche permesso ai piloti italiani di mettersi in mostra in tutte e quattro le categorie: andiamo a vedere come sono andate le gare di ETC, Moto3, Moto2 e Stock 600. SBK, competitivit&agrave; ritrovata: Locatelli e la R1 vedono la luce in fondo al tunnel ETC: Cano campione, Pugliese torna al successo  La classe pi&ugrave; interessante del fine settimana &egrave; stata chiaramente la European Talent Cup, visto che il round del Motorland ha assegnato il titolo 2024 in anticipo. A laurearsi campione &egrave; stato Carlos Cano, terzo in Gara 1 e vincitore in Gara 2 (per la sesta volta nelle ultime otto manche disputate) in sella alla Honda NSF250R del team 72 Motorsports Artbox. Lo spagnolo ha messo in mostra una grande lucidit&agrave; nel corso della stagione, riuscendo cos&igrave; a chiudere i giochi nonostante l'agguerrita concorrenza. Tuttavia, in ETC si &egrave; sentito anche l'inno italiano visto che uno straordinario Giulio Pugliese &egrave; salito sul gradino pi&ugrave; alto del podio in Gara 1 centrando cos&igrave; il secondo successo stagionale con i colori Aspar. Una prima manche che ha visto il Talento Azzurro FMI transitare sotto la bandiera a scacchi davanti a Marco Morelli e al gi&agrave; citato Cano, il quale ha invece vinto Gara 2 battendo in volata David Gonzalez e lo stesso Morelli, che ha a sua volta consolidato il secondo posto in campionato.  BSB, che spettacolo: Ryde campione in un round vietato ai deboli di cuore Moto3: Carpe vince e si avvicina al titolo, bene Pini  Ancora aperti, invece, i giochi per quel che riguarda il Mondiale Junior Moto3, che ad Arag&ograve;n ha disputato una sola manche. A vincere &egrave; stato un impeccabile Alvaro Carpe, gi&agrave; campione della Red Bull Rookies Cup e ormai sempre pi&ugrave; vicino a fare il bis anche nel &ldquo;mundialito&rdquo; visto che arriver&agrave; all'appuntamento conclusivo di Valencia con un rassicurante margine di ben 43 punti con 50 ancora da assegnare. Detto del pilota Laglisse, alle sue spalle &egrave; andata in scena una bella lotta a tre per le altre posizioni del podio, culminata con il secondo posto di Maximo Quiles Martinez seguito dal compagno di squadra nel team Monlau, ovvero l'irlandese Casey O'Gorman. Ad un soffio dalla Top 3 anche Guido Pini, quarto in volata sotto la bandiera a scacchi confermandosi particolarmente competitivo nel suo anno da rookie in Moto3. Gira pagina per l'Europeo Moto2 e la Stock 600 &nbsp; Ferrandez e Garcia vincono in Moto2, doppio podio per Surra   Per quanto riguarda l'Europeo Moto2, anch'esso con due gare in programma, la prima manche ha visto una vecchia conoscenza del CIV, Alberto Ferrandez Beneite, conquistare il primo trionfo nella categoria, proprio sul circuito in cui lo scorso anno avvenne il suo debutto con la Boscoscuro del Finetwork MIR Racing. Lo spagnolo ha trionfato davanti ad un sorprendente Eric Fernandez e ad Alberto Surra, con il leader di campionato Roberto Garcia ai piedi del podio. Proprio Garcia ha poi ottenuto il successo in Gara 2 con i colori del team Fantic Cardoso Racing, precedendo Unai Orradre ed un nuovamente veloce Alberto Surra, di gran lunga migliore degli italiani della Moto2 in questo fine settimana. Positivo anche il round disputato dal compagno di squadra Mattia Casadei, che seppur non incisivo come a Jerez si &egrave; comunque affacciato nelle posizioni di alta classifica con un quinto ed un sesto posto.  Carrasco e il trionfo all'Estoril: dall'inferno al paradiso in quattro anni Prima vittoria per Mihaila in Stock 600  Dulcis in fundo, nell'Europeo Stock 600 &egrave; arrivato un sorprendente trionfo italiano, firmato da Demis Mihaila. Il romano, portacolori del team MDR con la Yamaha R6, ha centrato il primo successo stagionale davanti a Ruben Romero e ad Adrian Rodriguez, riuscendo cos&igrave; a restare matematicamente in corsa per il titolo in vista dell'ultima gara in programma a Valencia, a cui arriver&agrave; con 16 punti di distacco dal leader Mario Mayor. In corsa anche Lorenzo Dalla Porta, che nonostante il settimo posto di Arag&ograve;n resta a dieci lunghezze dalla vetta e punter&agrave; quindi al risultato massimo al Ricardo Tormo. Honda cresce in SBK, Vierge: "Iniziamo a vedere la luce"       

Al Motorland &egrave; andato in scena il penultimo appuntamento stagionale, gi&agrave; decisivo per Carlos e ricco di italiani al top in ogni classe: ecco cos'&egrave; successo

FIM JuniorGP: Italia protagonista ad Aragon, Cano già campione in ETC

        Fantic Motor &egrave; una delle realt&agrave; italiane presenti in quasi tutte le discipline iridate, tra Cross, Enduro, Rally e Motomondiale, con l&rsquo;impegno in Moto2. Proprio nella classe di mezzo dotata di propulsore Triumph e affrontata con telaio Kalex, la formazione bianco-rosso-nera si distingue per alta classifica, spogliatoio coeso ed entusiasmo di ogni membro. Ospitati al Catalunya Circuit, siamo stati accolti da un &ldquo;Benvenuto Caballero&rdquo; che rappresenta un mix degli idiomi parlati nel box e nell&rsquo;hospitality Fantic Racing. Ma al tempo stesso &egrave; un tuffo nella storia del marchio. Passa alla prossima pagina MotoGP Aragon: orari TV Sky e TV8 &nbsp; Il gioved&igrave; in casa Fantic Motor  L&rsquo;operato di Valentina Santarelli prevede soluzioni A, B, C, ma non ci stupiremmo qualora emergesse pure un piano Z. Nonostante ritardi aerei e problemi accessori, la coordinatrice della logistica riesce a farci arrivare in tempo nel paddock del Montmel&oacute;, dove la squadra &egrave; divisa tra box e hospitality. Staff italiano ben mixato con quello spagnolo, con l&rsquo;aggiunta dell&rsquo;idioma catalano: Stefano Bedon e Roberto Locatelli ci fanno sentire a nostro agio, Aron Canet e Xavi Cardelus sono gi&agrave; impegnati in briefing e riunioni tecniche. Per l&rsquo;occasione &egrave; atteso in pista l&rsquo;amministratore delegato Paolo Fontana, perci&ograve; l&rsquo;intenzione &egrave; di fare non bella figura, ma bellissima. Stefano e Roberto li conosciamo da tempo, lavorano seriamente pur mantenendo il divertimento: &ldquo;Altrimenti, sarebbe dura&rdquo;. Di Aron e Xavi comprendiamo i linguaggi, perch&eacute; Canet parla pure italiano, mentre Cardelus si sente confortato: &ldquo;Ah, il catalano si usa anche da voi? In Sardegna, davvero?&rdquo;. S&igrave;, nella provincia di Alghero. Bedon ci svela alcuni dettagli importanti, a legare il box con il reparto corse situato a Santa Maria di Sala, provincia di Venezia: &ldquo;Le parti montate sulla nostra Kalex sono fatte in casa, ci sono moltissimi particolari pensati per fare la differenza. Alcuni si possono scorgere, per altri serve il colpo d&rsquo;occhio fino. Ecco, &egrave; di finezza che ci occupiamo nel progetto Moto2&rdquo;. Il team manager Locatelli, trascorsi da pilota con tanto di titolo 125, tiene banco, scherzando: &ldquo;Motosprint, vi leggo n&eacute;&rdquo; in slang bergamasco. &ldquo;Parlate bene di noi&rdquo;.  Passa alla prossima pagina &nbsp; Venerd&igrave; &ldquo;da promessi sposi&rdquo;  Nora, Alessandro, Matteo e Bendetta: gruppo giovane ed entusiasta nel box venerd&igrave; mattina, per prove libere mattutine in cui Locatelli &egrave; gi&agrave; in modalit&agrave; racing: &ldquo;La pista &egrave; poco gommata, giriamo per improntare la base del weekend. Le coperture Pirelli sono ottime, ma ricordiamo che le stiamo ancora conoscendo&rdquo;. Consumato il primo turno, si va a pranzo. Aron Canet Barbero, nei giorni dei preparativi del matrimonio con Rocio Pardo (avvenuto il 20 luglio, lo stesso giorno di Pecco Bagnaia), chiude con il promettente sesto crono, Cardelus &egrave; ventisettesimo. C&rsquo;&egrave; pure una scivolata da parte di Xavi, ma il team ci scherza su: "Se lui sta bene, magnifico. Abbiamo carene e pezzi di scorta". Notevole il timing dei meccanici: ripristinano la moto con velocit&agrave; record, consentendo al pilota di riprovarci. Canet simula un long run, pensando anche al giro secco: esercizi alle mani prima di saltare in sella, visiera a strappo via, saluto ai ragazzi e Q2 centrata, per ora: "Era l&rsquo;obiettivo di giornata per Aron. E Cardelus ha recuperato due posizioni, nonostante l&rsquo;imprevisto. Andiamo a cena contenti&rdquo;. Bedon aggiunge: &ldquo;Domani avremo visite importanti&rdquo;. Passa alla prossima pagina &nbsp; Sabato, visite importanti  In pista non arriva il fondatore della nuova Fantic, Mariano Roman, ma Paolo Fontana, manager dotato di infinita passione e di spirito di squadra. Ricordate il saluto condiviso da Canet con i meccanici. Si chiama &ldquo;poke&rdquo;, pugno contro pugno che pure il CEO apprezza: "La nostra atmosfera &egrave; meravigliosa &ndash; conferma &ndash; non conosco l&rsquo;aria respirata negli altri box, per&ograve; qui si sta bene. Spero pure voi di Motosprint". Benissimo, per cui ci godiamo le azioni del sabato. Locatelli ha lo sguardo apparentemente perso, invece &egrave; concentrato su immagini e tempi. Lotta a 10 primi dal termine delle Practice 2, dentro Canet, poi 15&deg; e costretto alla Q1. Il team rimane motivato. Q1 super tirata, box gremito di ospiti e tifosi, che gustano le prove di doppio cambio gomme in pit lane con moto parallele. Scambio di info tra Canet e Cardelus. Aron fa scivolare le ruote della sedia fino a Xavi. Dentro, Canet perde un piede dalla pedana in curva, staff che salta in piedi. Calma olimpica di Locatelli e Q2 presa: la cosa bella del valenciano, ogni volta, &egrave; lo scambio di poke con i meccanici, acquattamento, poi si rialza e pacca al fondoschiena di un altro meccanico. Derapata di Canet e quarto crono, complimenti condivisi. Risalire dalla quindicesima posizione non era cosa semplice. Passa alla prossima pagina &nbsp; Domenica, podio sfiorato per Fantic Motor  Il team ci invita sulla griglia di partenza del Catalunya Circuit, che propone una tribuna centrale in stile stadio di calcio, con i tifosi a incitare anche il duo Fantic Racing. Aron, concentratissimo, fa un gesto, i meccanici lo seguono: "Gomma posteriore SC0 &ndash; la confidenza di Locatelli &ndash; vogliamo attaccare senza esitazioni". Cos&igrave; va, facendo attenzione ai 21 giri del Gran Premio. Si sprecano le cadute, ma la squadra resta fredda, nonostante fuori faccia un caldo estivo. Scattare dalla quarta casella aiuta Aron, il quale per&ograve; non si accontenta, anzi: esibizione di sorpassi precisi ai danni dei rivali, con podio messo nel mirino. Pi&ugrave; arretrato, Cardelus recupera posizioni, sgomitando fino a centro gruppo. Si sta per concretizzare un grosso risultato, a precedere la scivolata patita da Canet: &ldquo;Noooo&rdquo; il disappunto del box, comunque contenuto e dai toni professionali. Chiavi inglesi volanti in aria, fogli stracciati e computer spenti li abbiamo visti in altre realt&agrave;, non qui. Anche perch&eacute; Xavi &egrave; ancora in gara, conclusa al sedicesimo posto. La chiosa offerta da Bedon, Locatelli e Fontana &egrave; comune: &ldquo;Mettiamola cos&igrave;: dispiace per la caduta, ma ci stavamo giocando la vittoria. Guidando al limite, pu&ograve; capitare. Ci teniamo il potenziale per il prosieguo della stagione. Abbiamo sfiorato la zona punti, proponendo una perentoria rimonta. Le moto ci sono, i piloti anche. Andiamo avanti forti e convinti&rdquo;. Durante la serata, a cena, si parla d&rsquo;altro. Viaggi, attualit&agrave;, sport diversi dalle due ruote. Il commiato somiglia al benvenuto: &ldquo;Arrivederci Caballero&rdquo;. Caballero, cavaliere. Il modello con cui la Fantic ha scritto la storia, una storia che oggi prosegue anche nelle corse mondiali.  MotoGP: Aragon 2021 ha aperto l'era Bagnaia       

Abbiamo trascorso il weekend del GP Catalunya con la Casa impegnata in Moto2, formata da un gruppo di lavoro giovane ed entusiasta

Fantic Motor, entusiasmo ed energia | MotoGP Inside

        Ar&oacute;n Canet Barbero si trova bene nel team Fantic, il team Fantic si trova bene con Ar&oacute;n Canet Barbero. Ecco i validi motivi del rinnovo stilato tra le parti, per uno pilota spagnolo nuovamente in azione nella classe Moto2 con la Kalex preparata dalla squadra italo-spagnola, capitanata da Roberto Locatelli. Canet e Fantic da titolo mondiale: perch&eacute; no?! Ar&oacute;n Canet Barbero&nbsp;ha gi&agrave; dimostrato di poter vincere assieme al team Fantic Racing, altrettanto ottenendo podi importanti, i quali attualmente lo pongono nella top ten di classifica. Il prossimo - 30 settembre - ventiquattrenne originario di Corbera, previa dose aggiuntiva di costanza, sarebbe anche pi&ugrave; in alto rispetto alla attuale ottava posizione iridata. Ecco perch&eacute; &egrave; nata la volont&agrave; reciproca di proseguire anche nel 2025: "&ldquo;Sono molto felice di rinnovare il mio contratto con Fantic Racing" le parole del pilota "Il team mi supporta sempre e mi motiva a dare il mio massimo. Per me &egrave; come una famiglia. Siamo ad un ottimo livello ma vogliamo continuare a crescere per essere vincenti quest'anno e l'anno prossimo. Il mio obiettivo &egrave; chiaro: essere campione con Fantic". Tocca al team manager, Roberto Locatelli: "Penso che la conferma di Aron Canet sia un&rsquo;ottima mossa. &Egrave; una notizia bomba che dimostra il grande lavoro svolto da tutta la squadra e tutta l&rsquo;azienda Fantic. L&rsquo;impegno dimostrato da parte di tutti &egrave; notevole. Fantic si sta rendendo protagonista anche nel &lsquo;Road Racing&rsquo; con solo due anni di presenza nel Motomondiale. Penso sia un&rsquo;ottima scelta anche per Aron, che &egrave; un top rider e con noi avr&agrave; modo di lottare per la vittoria ogni domenica. Il fatto che abbia deciso di proseguire con noi, dimostra la sua fiducia nel progetto Fantic Racing". Chiosa Stefano Bedon, manager di progetto: "Siamo molto felici di continuare la nostra avventura con Aron Canet. In questi mesi abbiamo avuto modo di conoscerlo ed apprezzarne i valori. Aron &egrave; un lottatore, uomo squadra e un gran professionista. Ricerca il limite ad ogni turno, senza paura. Dopo la vittoria a Portimao, le 3 pole position e visto anche lo stato di forma dimostrato a Silverstone, non si pu&ograve; sprecare questo potenziale. Vogliamo continuare a coltivarlo per diventare pi&ugrave; remunerativi anche in gara e lottare per obiettivi sempre pi&ugrave; ambiziosi".        

Aron continuer&agrave; con la struttura italiana per il secondo anno consecutivo, candidandosi per la corona di classe&nbsp;

Canet e Fantic rinnovano: stagione 2025 da titolo Moto2?

        Xavi Cardelus sta meglio, ma &egrave; costretto allo stop. Infortunatosi malamente nella Moto2 di Assen, il titolare della sella Fantic Racing dovr&agrave; rispettare un periodo di riposo, che lo costringer&agrave; a saltare la tappa del Sachsenring. Al suo posto vedremo in azione Roberto Garcia. Garcia &amp; Canet: Fantic Racing al completo in Germania Originario di Siviglia, Roberto Garcia &egrave; protagonista d'annata nel FIM JuniorGP World Championship, anticamera mondiale alla classe di mezzo. Insieme al team Fantic Cardoso Racing il numero 31 guida la classifica con 121 punti, frutto di tre vittorie, due podi e risultati assortiti, La Kalex spinta dal propulsore Triumph di Xavi Cardelus correr&agrave;, facendo coppia con il valenciano Aron Canet. Il box bianco, rosso e nero capitanato da Roberto Locatelli si presenter&agrave; in Germania al completo, anticipando la pausa estiva che divide il Sachsenring da Silverstone.        

Infortunatosi ad Assen, il titolare Xavi deve recuperare. Al Sachsenring subentra Roberto, in arrivo dall'Europeo di categoria

Moto2, stop forzato per Cardelus, Garcia con Fantic in Germania

Nel pre event del round di Misano lo spagnolo - insieme alla pilota Lucy Michel - ha avuto la meglio delle altre coppie ossia Andrea Locatelli - Tayla Relph e Roberta Ponziani - Tarran Mackenzie 

A Bautista la prima vittoria del weekend... sul campo da padel

        Tra l'ultima vittoria ottenuta da Aron Canet in Moto3 nel 2019 e la prima in Moto2, arrivata a Portimao nel secondo GP di questa stagione, sono passati ben 1645 giorni. Ci sono volute 70 gare nella classe intermedia per tornare sul gradino pi&ugrave; alto del podio, ma finalmente il pilota spagnolo ci &egrave; riuscito dopo esserci andato vicinissimo in numerose occasioni. E ora, il portacolori del team Fantic Racing arriva al Gran Premio delle Americhe (qui gli orari) in programma questo fine settimana ad Austin, in Texas, da leader del Mondiale. MotoGP, Mir: "Non sappiamo come si comporter&agrave; la Honda ad Austin" Canet: &ldquo;Non ero sicuro di essere ancora in grado di vincere&rdquo; Prima di tornare in azione sulla pista a stelle e strisce, Aron ha ripensato alle emozioni della prima affermazione in Moto2: &ldquo;&Egrave;&nbsp;stata una sensazione bellissima e ha rappresentato uno step importante per la mia carriera. Dopo tanti podi, &egrave; stato fantastico cogliere finalmente una vittoria, specialmente perch&eacute; nei momenti complicati inizi a domandarti se sei ancora in grado di riuscire a stare davanti a tutti&rdquo;. &ldquo;Ci&ograve; che conta &egrave; credere in s&eacute; stessi, nei propri sogni e negli obiettivi che si vogliono raggiungere&rdquo;, prosegue il numero 44. &ldquo;Non bisogna focalizzarsi sui risultati, ma sul metodo di lavoro, perch&eacute; se &egrave; quello giusto, poi le soddisfazioni arriveranno di conseguenza. All'Aron del 2020 direi di non ascoltare le critiche, di non mollare mai e di allenarsi al meglio, perch&eacute; poi i risultati saranno straordinari&rdquo;. MotoGP, Quartararo sereno: "Ora possiamo lavorare a mente sgombra" &ldquo;Vincere anche ad Austin? Sarebbe un sogno&rdquo;  Quello texano &egrave; un tracciato che a Canet piace particolarmente: &ldquo;Ora mi trovo in testa alla classifica di campionato e sono pronto per Austin, circuito su cui ho gi&agrave; vinto nel 2019 ai tempi della Moto3. Vincere immediatamente la seconda gara sarebbe un sogno, ma non sar&agrave; facile e dovremo restare concentrati, visto che l'obiettivo con Fantic non &egrave; soltanto quello di conquistare pi&ugrave; gare possibili, ma anche e soprattutto di puntare al titolo mondiale e giocarcela con i migliori fino alla fine della stagione&rdquo;. &ldquo;L'arrivo nel team mi ha cambiato, perch&eacute; ho trovato una squadra formata da professionisti come Roberto Locatelli, Stefano Bedon e Jairo Carriles, che non hanno mai avuto dubbi sul mio potenziale e mi hanno messo fin da subito nelle condizioni migliori per dare il massimo&rdquo;, conclude il classe '99, che dopo la pole in Qatar e la vittoria a Portimao punter&agrave; ancora una volta al top anche in questo fine settimana. BSB: i test di Donington Park si chiudono nel segno di Kyle Ryde       

Dopo ben 70 gare nella classe intermedia, lo spagnolo ha finalmente centrato il primo successo: &ldquo;Ad Austin ho gi&agrave; vinto in Moto3, sarebbe bello restare al top&rdquo;

Moto2, Canet: “Se potessi dire qualcosa all'Aron del 2020, gli direi...”

        Ar&oacute;n Canet Barbero ce l'ha fatta. Il pilota spagnolo, nato il 30 settembre 1999 a Corbera de Alcira, &egrave; riuscito a togliersi una soddisfazione, contestualmente levandosi sassolini accumulati negli stivali. Trionfando a Portimao, infatti, il portacolori Fantic ha risposto a chi sosteneva che, in Moto2, mai avrebbe vinto. Invece, ha ragione lui, e abbiamo la sensazione che l'avra pi&ugrave; volte. Ar&oacute;n Canet, "bullizzato" dal sistema: La rivincita dei Nerds Questa &egrave; storia risalente al 2022, apparentemente spazzata via, contrariamente alle previsioni ancora aleggiante nel paddock. Canet, stando a suoi post pubblicati e commenti vari, venne addittato per immagine poco conforme al sistema, come se il sistema fosse composto da protocolli prestampati, parametri definiti e immagini scatolate. Troppi tatuaggi, diceva qualcuno, perci&ograve; niente promozione in classe regina. Ar&oacute;n ne risent&igrave;, comprensibilmente, mostrando comunque atteggiamenti professionali, velocit&agrave; in sella e spirito di ironia. Il papillon indossato in numerosi occasioni fu rimosso dopo tempo, nella liberazione di un sorriso a 32 denti. In Portogallo, oltre a battere gli avversari, la punta Fantic ha battuto anche coloro giuravano che mai sarebbe salito sul gradino alto e centrale della categoria di mezzo: "Ci corre dal 2020, affronta la quarta stagione, ma vedrete: magari qualche podio, niente di pi&ugrave;". Darlo per sconfitto &egrave; stato un errore.  Fantic e Canet da titolo Moto2? Ci sta! Secondo anno per il progetto Fantic Racing mondiale, con Roberto Locatelli in qualit&agrave; di team manager, formazione rivista e ulteriore voglia di stare in alto. Ottime premesse, pi&ugrave; una promessa ritenuta non mantenuta. S&igrave;, lui, Ar&oacute;n Canet. Sensibile nella guida, sensibile - come avrete sicuramente intuito - nella vita privata, il ventiquattrenne della comunit&agrave; valenciana ha trovato condizione ideale al momento di carriera. Sfruttandola: decimo posto cos&igrave; cos&igrave; in Qatar e prima esperienza in gara gommata Pirelli, affermazione nell'Algarve, in un tracciato in cui si pu&ograve; fare la differenza. Scattato dalla terza casella il numero 44 ha ingaggiato vari duelli, poi ha cambiato passo quando era al comando. Senza perdere la testa, l'ha mantenuta, in due sensi: calma e concentrazione ferrata, leadership valevole di successo, il primo in Moto2 che, sensazione, aprir&agrave; una striscia. A seguito di due Gran Premi &egrave; suo il ruolo di locomotiva della serie e, se veramente si &egrave; sbloccato, filer&agrave; come un treno verso il traguardo. Alla faccia dei pregiudizi. A proposito, a cosa si riferisce la citazione "Rivincita dei Nerds?" Si tratta di una pellicola statunitense, che narra di un gruppo studentesco da rendimenti di profitto coi libri, tranquillo per usi e costumi, apparentemente goffi e fuori moda. Storie, perch&eacute; a fine film quei ragazzi trovano riscatto, ricevendo quotazioni pure da chi li aveva sottovalutati.        

Ar&oacute;n si &egrave; sbloccato a Portimao, spazzando via critiche e ribadendo l'assurdit&agrave; dei pregiudizi. Con Fantic Racing &egrave; duo da corona mondiale

Trionfo in Moto2 e "Rivincita dei Nerds": Canet è da titolo 2024

        I fatti risalgono al 1994, quando Valentino Rossi era solo un ragazzino quindicenne, al secondo anno nel Campionato Italiano 125 Sport Production con la Mito 125 del team ufficiale Cagiva gestito da Claudio Lusuardi. Il Dottore a fine anno conquister&agrave; il titolo tricolore al termine di una discussa gara terminata con la squalifica del compagno di squadra Marco Dellino. LE 10 MOTO PI&Ugrave; ICONICHE DI TUTTI I TEMPI Il tutto per tutto a Misano Al suo secondo anno completo nel Campionato Italiano Sport Production 125 Under, Valentino Rossi si &egrave; subito messo in mostra riuscendo ad imporsi in quella che all&rsquo;epoca era una vera e propria fucina di talenti. La 125SP di quegli anni era infatti una delle classi pi&ugrave; competitive del panorama nazionale ed internazionale, basta scorrere la lista dei campioni per trovare piloti che hanno avuto una lunga carriera a livello nazionale o internazionale. Da Serafino Foti, prima pilota ed ora team manager Aruba.it Racing - Ducati campione nel 1986 a Davide Bulega campione nel 1989, pap&agrave; di Nicol&ograve; che con il manager torinese ha conquistato il titolo SSP. Nel 1990 &egrave; il turno di Max Biaggi conquistare il titolo italiano, poi Roberto Locatelli, Ivan Clementi e Lorenzo Lanzi. Ma si sa, a vincere &egrave; solo uno e spesso anche piloti che poi non hanno conquistato il titolo italiano hanno fatto una lunga carriera come ad esempio Stefano Cruciani che con l&rsquo;Aprilia privata del team Campetella si sta giocando il titolo il titolo 1994 proprio con Valentino Rossi che arrivato al round conclusivo a Misano anche qualora Cruciani conquistasse la vittoria potrebbe terminare in seconda posizione per laurearsi campione. Nell&rsquo;ultimo giro della gara a contendersi il successo sono proprio Valentino Rossi, Stefano Cruciani e Marco Dellino. Cruciani dovendo vincere ad ogni costo alla &ldquo;Brutapela&rdquo;, che all&rsquo;epoca era l&rsquo;ultima curva del circuito, si getta all&rsquo;interno di Valentino Rossi facendolo finire fuori pista ed andando a vincere la gara. Dellino che era terzo guadagna suo malgrado la seconda posizione con Valentino Rossi che riuscendo a restare in piedi taglia il traguardo in terza posizione. Gara e titolo a Cruciani con la Aprilia privata contro le due Cagiva ufficiali, dopo le premiazioni durante le verifiche tecniche per&ograve; la Cagiva Mito 125 #7 presenta un&rsquo;irregolarit&agrave; in quanto un cavo che portava alla batteria era scollegato. Con la squalifica di Dellino, Valentino &egrave; cos&igrave; salito in seconda posizione consentendogli di guadagnare i punti necessari per conquistare il titolo italiano 125 Sport Production Under. Nessuno ha mai scoperto cosa accadde alla moto di Dellino e questo accese i complotti che volevano Cagiva manomettere volontariamente la moto del secondo arrivato per poter conquistare il titolo con Valentino Rossi contro l&rsquo;Aprilia di Cruciani.  MOTOGP, ANALISI DELLE LESIONI PI&Ugrave; COMUNI TRA I PILOTI Dellino ha sempre smentito il complotto Fin dai report post gara comparsi sui giornali di settore dell&rsquo;epoca si parl&ograve; di una squalifica volontaria da parte di Cagiva della moto di Dellino con tanto di polemiche nel post gara dovute prima all&rsquo;ingresso &ldquo;aggressivo&rdquo; di Cruciani e poi a premiazione effettuata per la squalifica della moto del secondo classificato che ha consegnato il titolo a Valentino Rossi. C&rsquo;&egrave; chi parl&ograve; di manomissione volontaria da parte di Dellino della propria moto mentre altri parlarono di Cagiva che si autodenunci&ograve; per riuscire a conquistare il titolo. Marco ha negli anni sempre smentito di aver manomesso la propria moto, staccando il cavo di ricarica della batteria, operazione che a suo dire non sarebbe stato in grado di fare. L&rsquo;ufficiale Cagiva ha sempre scagionato anche Claudio Lusuardi, team manager Cagiva che ovviamente avrebbe avuto tutto l&rsquo;interesse affinch&eacute; Valentino vincesse contro l&rsquo;Aprilia RS 125 di Cruciani. A quasi 30 anni da quella domenica a Misano una vera risposta a cosa accadde alla moto numero 7 non c&rsquo;&egrave;. Ci&ograve; che &egrave; certo &egrave; che la Cagiva con l&rsquo;arrivo della Mito EV portata in gara proprio da Dellino e Valentino Rossi spopol&ograve; tra i giovani sia in pista che in strada diventando la moto dei sogni di ogni sedicenne per almeno due decenni mentre la carriera del futuro &ldquo;Dottore&rdquo; dopo il titolo tricolore del 1994 decoll&ograve; portandolo a diventare la leggenda che tutti oggi conosciamo.        

Una storia che arriva dai primi anni di gare del nove volte campione del mondo, un caso che negli anni ha diviso gli appassionati ed i tifosi

Amarcord 1994: Valentino Rossi e il titolo in 125 SP, con "giallo"

Ultima fatica prima della pausa estiva per la Superbike, con un round che certamente rester&agrave; nella memoria. Non solo per il pazzo meteo, ma anche per il ritorno alla vittoria di Jonathan Rea, al primo successo in stagione, e per il primo doppio podio di uno spettacolare Danilo Petrucci. Senza dimenticare la fantastica prestazione di Toprak Razgatlioglu, brillante quanto sfortunato, con il problema di Gara 2 - forse - fatale per la sua rincorsa in campionato.&nbsp;  Le pagelle di Most  Toprak Razgatlioglu 8.5: mettendo da parte la caduta di Gara 2, per la quale non ha colpe, conferma di avere un rapporto speciale con Most, dove si dimostra a pi&ugrave; riprese il pi&ugrave; veloce. Un altro fine settimana da talento puro. &nbsp; Alvaro Bautista 8.5: stecca la scelta delle gomme in Gara 1, cosa non da lui, ma si riscatta domenica con una Superpole Race da fenomeno ed una Gara 2 da opportunista. Toprak involontariamente gli restituisce il favore di Imola, Alvaro ringrazia e se ne va.  Jonathan Rea 9: voto pi&ugrave; alto di tutti per il nordirlandese, che dimostra di avere pi&ugrave; vite dei gatti, risultando l&rsquo;unico in grado di salire sul podio in tutte le manche. Non sar&agrave; in grado di dominare come un tempo, ma in un modo o nell&rsquo;altro Johnny &egrave; tornato al top.  Andrea Locatelli 6.5: non un weekend da buttare, del resto nelle gare lunghe si difende, ma certamente sotto le sue aspettative. La caduta in Superpole Race non aiuta, n&eacute; la classifica n&eacute; il morale.  Remy Gardner 6.5: mostra decisi segnali di ripresa, il che &egrave; gi&agrave; una grande notizia. La prima fila in un tracciato a lui sconosciuto &egrave; un grande colpo, ma nelle gare concretizza meno di quanto sperato. Va in vacanza con l&rsquo;umore pi&ugrave; alto.  Passa alla prossima pagina  &nbsp;  Aegerter perso, rientro senza squilli per Van Der Mark  Loris Baz 6: due top ten nelle gare lunghe non sono un risultato da gettare alle ortiche, ma dopo le belle cose mostrate Imola si poteva certamente aspirare a qualcosa di pi&ugrave;.  Dominique Aegerter 5.5: continua il momento di appannamento dello svizzero, che viene regolato per tutto il fine settimana dal compagno di squadra, cosa praticamente mai successa. Il rinnovo di contratto passa attraverso migliori prestazioni.  Iker Lecuona 5.5: pone fine alla lunga serie di risultanti deludenti di Honda con la 5&deg; piazza di Gara 1, ma il resto &egrave; veramente un mix di difficolt&agrave; e sofferenza. La MotoGP chiama, la SBK al momento non lo trattiene.  Michael Van Der Mark 5.5: rosicchia qualche punto al rientro nel mondiale, utili forse per il morale. Per il resto poco o nulla, ma era difficile attendersi di pi&ugrave;.  Roberto Tamburini 5: sfiora la zona punti in Gara 2, pur incassando 8 secondi dal 15&deg; posto, e nel complesso mostra meno di quanto atteso, considerato che tornava sulla moto con la quale ha disputato l&rsquo;intero 2022.  Per le pagelle complete l&#39;appuntamento &egrave; da domani in edicola, con il nuovo numero di Motosprint!    Prossime gare SBK  &nbsp;  &nbsp; 

Rea torna alla vittoria, Toprak lotta ma &egrave; sfortunato, Bautista sfrutta l&#39;occasione. Bassani brilla ma recrimina, Honda e BMW ancora nel limbo

I big 3 si dividono i successi, Petrucci &egrave; ormai una certezza: le pagelle di Most

        Spettacolo a non finire a Most, dove Gara 2 della Superbike &egrave; stato un continuo colpo di scena. Il primo, decisivo o quasi in termini di classifica generale, &egrave; arrivato al 17&deg; giro, quando Toprak Razgatlioglu &egrave; finito a terra mentre occupava la prima posizione.&nbsp;Solo pochi giri prima il turco aveva rifilato un meraviglioso sorpasso all&rsquo;esterno in curva su Alvaro Bautista, che al momento della caduta lo seguiva a pochi decimi, e che ha poi avuto vita facile nel conquistare in solitaria la vittoria. Successo numero 50 in Superbike per Bautista, che stsbilisce il nuovo record di successi in stagione - 18 - e lascia Most con 74 punti di vantaggio su Razgatlioglu. Petrucci super, Bassani sfiora il podio Alle spalle dello spagnolo si &egrave; poi consumato un continuo rimescolamento delle carte, con Jonathan Rea ed un Danilo Petrucci in rimonta alle prese con la lotta per la seconda posizione: a spuntarla &egrave; stata il ternano, uscito pi&ugrave; forte dall&rsquo;ultima curva rispetto al rivale, che aveva tentato di rispondere al sorpasso subito nella curva precedente. Terzo dunque Rea, con Axel Bassani a pochi decimi dal duo: il portacolori Motocorsa ha mostrato un passo incredibile, ma ha pagato un lungo dettato dalla foga in curva 1 al secondo giro, mettendo poi in mostra una grande rimonta.&nbsp;Quinta piazza per Michael Rinaldi, alle prese con una seconda parte di gara molto complicata, dove ha subito il ritorno di Petrucci e Bassani, mentre Remy Gardner ha colto la sesta piazza, emulando il suo miglior piazzamento in categoria. 7&deg; Andrea Locatelli, davanti a Scott Redding, primo pilota BMW davanti a Xavi Vierge, primo per Honda. Ai margini della zona punti Roberto Tamburini, 16&deg; al traguardo, mentre Lorenzo Baldassarri &egrave; finito a terra nelle prime fasi di gara. SBK Most, Razgatlioglu d'autorit&agrave; vince in Superpole Race, Bautista 3&deg; in rimonta        

Toprak tradito dalle gomme spiana la strada ad Alvaro, che prende il largo nel mondiale. Petrucci fantastico 2&deg; davanti a Rea e Bassani

SBK Most: Razgatlioglu cade, Bautista vince Gara 2

        Torna il sereno, torna Razgatlioglu. Il turco infatti era stato inarrestabile nell&rsquo;ultima sessione svolta sull&rsquo;asciutto, ossia la Superpole, ed in una Superpole Race asciutta non ha avuto rivali, conquistando il suo quinto successo stagionale, nonch&eacute; il suo quinto a Most su 8 manche disputate.&nbsp;Il portacolori Yamaha non ha comunque avuto vita facile, dovendo ad inizio gara rimontare &ndash; insieme a Jonathan Rea &ndash; su Axel Bassani, fuggito nuovamente in cerca della vittoria. Agganciato e superato l&rsquo;italiano, il turco ha dovuto vedersela proprio con Rea, riuscendo per&ograve; negli ultimi giri a mettere tra s&eacute; ed il rivale quei pochi decimi decisivi per la vittoria. Bassani ai piedi del podio&nbsp; Seconda piazza dunque per Rea, con Alvaro Bautista &ndash; ora a +49 su Toprak - terzo. Lo spagnolo ha compiuto una rimonta eccellente dalla 14&deg; casella, trovando gi&agrave; dalle prime battute in top ten e riuscendo nel finale a raggiungere anche Bassani, regolato all&rsquo;ultimo giro con un bellissimo sorpasso alla penultima curva. Quarto dunque Axel, seguito da Michael Rinaldi e Remy Gardner. 8&deg; posto per Danilo Petrucci, costretto alla rimonta dopo aver perso posizioni nel caos della prima curva.&nbsp;Finito a terra al primo giro Andrea Locatelli, con Garrett Gerloff 9&deg; nonch&eacute; prima BMW, davanti a Iker Lecuona prima Honda. Fuori gara a causa di un incidente al via Lorenzo Baldassarri, out insieme a Phillip Oettl, mentre Roberto Tamburini ho ottenuto la 18&deg; piazza.  SSP, Aruba ha pronto il post Bulega: trattative avanzate con Huertas       

Quinto successo in stagione per il turco, davanti a Rea ed Alvaro, che regola nel finale Bassani. 5&deg; Rinaldi, sfortunato Petrucci

SBK Most: Razgatlioglu d’autorità vince in Superpole Race, Bautista 3° in rimonta

        La pioggia &egrave; sempre portatrice di caos, e Gara 1 di Most non ha fatto eccezione. Sul finale della corsa della Supersport300 infatti l&rsquo;acqua &ndash; seppur debolmente - &egrave; arrivata sul tracciato ceco, protraendo il suo intervento sino all&rsquo;inizio della manche SBK, con conseguenti dubbi relativi alla scelta delle gomme, in particolare tra intermedie e rain.&nbsp;Tra le due soluzioni la prima si &egrave; rivelata decisamente la migliore, con i primi 6 muniti degli stessi pneumatici intermedi, nonch&eacute; capaci di non fermarsi nel corso della gara per cambiare le gomme. Dopo soli 4 giri infatti la pioggia ha smesso di cadere, costringendo coloro che avevano puntato sulle rain a rientrare ai box, per montare addirittura le slick. Rea maestro, Bautista deluso In questa pazza lotteria &egrave; stato Jonathan Rea a trionfare, tornando al successo circa otto mesi dopo l&rsquo;ultima volta, datata Phillip Island 2022. Come in quella occasione il nordirlandese si &egrave; dimostrato il miglior stratega, precedendo un Toprak Razgatlioglu in grande difficolt&agrave; nella prima parte di gara, salvo poi risalire sino alla seconda piazza. discorso simile per un favoloso Danilo Petrucci, da sempre abile in condizioni miste, capace di cogliere il suo secondo podio in Superbike.&nbsp;Ai piedi del podio Scott Redding, seguito da Andrea Locatelli ed Axel Bassani: il portacolori Motocorsa si &egrave; reso protagonista di una partenza fulminea, con fuga solitaria nei primi giri, salvo poi dover passare dalle rain alle slick, e rimontare sino appunto alla 7&deg; piazza. Rimonta post cambio gomme che ha tentato anche Alvaro Bautista, dotato di rain ad inizio gara come Axel, ma costretto ad accontentarsi della 12&deg; piazza, vedendo il suo vantaggio in campionato scendere a 54 punti.&nbsp;Soli due punti per Michael Ruben Rinaldi, con Lorenzo Baldassarri &ndash; caduto in curva 2 &ndash; 16&deg; al traguardo, e Roberto Tamburini 19&deg;.&nbsp;        

In condizioni miste Johnny sceglie le intermedie e trionfa davanti a Razgatlioglu e Danilo. Bautista 12&deg; vede ridursi il suo vantaggio in campionato, 7&deg; Bassani

Gara 1 folle a Most: Rea torna al successo, Petrucci sul podio

        Toprak Razgatlioglu spettacolare a Most. Nella Superpole ceca infatti il turco non ha avuto rivali, conquistando la pole position &ndash; la quarta in stagione &ndash; grazie al crono di 1&rsquo;30&rdquo;801, ossia il nuovo record della pista. Una prova di forza quella del turco, specie se paragonata a quella di Alvaro Bautista, abbastanza in difficolt&agrave;.&nbsp;Lo spagnolo infatti ha faticato per tutto il turno, riuscendo solo nel finale a risalire fino all&rsquo;ottava piazza, divenuta settima grazie alla girandola di giri cancellati nel finale, in seguito alla bandiera gialla esposta a causa della caduta in curva 21 di Dominique Aegerter. Bandiere gialle che sono costate la prima fila ad Axel Bassani, secondo a fine turno ma quinto in griglia. Petrucci e Rinaldi brillanti Prima fila che vede comunque tanta Italia, grazie alle meravigliose prestazioni di Danilo Petrucci e Michael Ruben Rinaldi, staccati mezzo secondo circa da Razgatlioglu, con il quale divideranno appunto la prima fila dello schieramento. Quarta casella per Remy Gardner, alla sua migliore Superpole in SBK, davanti al gi&agrave; citato Bassani ed a Jonathan Rea, scivolato in curva 2 a pochi minuti dal termine.&nbsp;Nona piazza per Andrea Locatelli, con Xavi Vierge 10&deg; e primo pilota Honda, nonch&eacute; primo pilota ad incassare un secondo. Deludente la prova di Scott Redding, 15&deg; ad un secondo e mezzo dalla vetta, mentre Lorenzo Baldassarri e Roberto Tamburini hanno concluso il turno rispettivamente in 16&deg; e 21&deg; posizione. La classifica   SSP, Aruba ha pronto il post Bulega: trattative avanzate con Huertas       

Quarta pole stagione per il turco, con lo spagnolo invece in difficolt&agrave;. Prima fila per Petrucci e Rinaldi, Rea 6&deg; con caduta dietro a Bassani

SBK Most: pole e record per un favoloso Razgatlioglu, Bautista 7°

        Splende il sole su Most, e dopo il maltempo della mattinata questa &egrave; gi&agrave; una notizia. L&rsquo;altra notizia da copertina &egrave; la prima posizione di Toprak Razgatlioglu, recordman di vittorie a Most e subito molto veloce anche quest&rsquo;anno. 1&rsquo;32&rdquo;367 il crono del turco, solo 12 millesimi pi&ugrave; veloce di Remy Gardner, assoluto protagonista a sorpresa, considerata la sua inesperienza sul tracciato ceco.&nbsp;Discorso simile a quello di Danilo Petrucci, al primo weekend a Most ma gi&agrave; terzo ad un decimo dalla vetta, con la prima Ducati in classifica. La fila di V4R prosegue con Michael Rinaldi ed Axel Bassani, con soli 2 decimi da recuperare nei confronti della vetta. Honda fuori dalla top ten&nbsp; &ldquo;Solamente&rdquo; sesto Alvaro Bautista, anche a causa di un piccolo problema tecnico ad inizio sessione, seguito da Andrea Locatelli, mentre il pi&ugrave; veloce della FP1 Scott Redding ha concluso la sessione in nona piazza. Turno non particolarmente fortunato per BMW, con Michael Van Der Mark finito a terra dopo pochi minuti in curva 10 e Garrett Gerloff alle prese da un problema tecnico anch&rsquo;egli nelle prime fasi.&nbsp;Decima piazza a mezzo secondo per Jonathan Rea, seguito dal compagno Alex Lowes, finito a terra in curva 2. 13&deg; la prima Honda, ossia quella di Iker Lecuona, Lorenzo Baldassarri e Roberto Tamburini hanno concluso la sessione rispettivamente in 17&deg; e 22&deg; piazza. da segnalare infine le cadute di Eric Granado alla curva 17 e Oliver Konig alla 10. La classifica  SBK, prove di cambiamento per Puccetti: BMW la prima scelta         

Dominio Yamaha nel turno pomeridiano, con Toprak davanti a Gardner. 4&deg; Rinaldi seguito da Bassani e Bautista. Solamente 10&deg; Rea

SBK Most: Razgatlioglu detta legge in FP2, Petrucci ottimo 3°

        Prima sessione di prove libere per la Superbike in quel di Most, caratterizzata dal clima instabile. Per tutta la mattinata infatti deboli piogge si sono intervallate con momenti di cielo sereno, esattamente come durante la sessione, con i piloti in grado di montare le gomme da asciutto solamente negli ultimi 10 minuti di sessione.&nbsp;Un lasso di tempo breve, che Scott Redding &egrave; riuscito a sfruttare meglio di tutti. Il portacolori BMW &ndash; per ora? &ndash; &egrave; subito stato in grado di cambiare ritmo, fermando il cronometro sul tempo di 1&rsquo;33&rdquo;926, rifilando pi&ugrave; di 6 decimi a Toprak Razgatlioglu, primo degli inseguitori. Terza piazza per Alex Lowes, ultimo pilota in grado di incassare meno di un secondo. Niente azione su pista asciutta per Bautista Dalla quarta piazza di Dominique Aegerter infatti i distacchi raggiungono gi&agrave; il secondo e mezzo, con lo svizzero in grado di precedere il compagno di squadra Remy Gardner &ndash; al debutto su questa pista &ndash; e di marca Andrea Locatelli. Bene anche Philipp Oettl, settimo davanti a Xavi Vierge e Garrett Gerloff.&nbsp;Sessione positiva per Lorenzo Baldassarri, 12&deg; seppure a 4 secondi, preceduto da Michael Ruben Rinaldi e seguito da Roberto Tamburini, tornato per questo round sulla R1 del team Motoxracing. Nessun giro lanciato sull&rsquo;asciutto invece per Jonathan Rea, Alvaro Bautista, Axel Bassani e Danilo Petrucci, rimasti cos&igrave; nella parte bassa della classifica. La classifica della sessione  SBK, mosse Yamaha per il 2024: Rea e Dosoli non negano la trattativa, e Redding...        

Solo pochi minuti asciutti nel primo turno di libere, con Scott subito veloce. 3&deg; Lowes, 6&deg; Locatelli, attardati Bautista e Rea

SBK: meteo pazzo a Most, Redding svetta davanti a Razgatlioglu in FP1

        Il rovente mese di luglio del mondiale Superbike &egrave; pronto a vivere il suo ultimo capitolo. Dopo Donington e Imola infatti le derivate sono pronte a fare visita al tracciato di Most, in uno scenario di campionato certamente diverso da quello di inizio mese. Se Alvaro Bautista infatti &egrave; ancora il leader della classifica generale, mai come in questo momento Toprak Razgatlioglu pu&ograve; credere in un tentativo di rimonta, avendo finalmente rotto l&rsquo;incantesimo delle vittorie nelle manche lunghe ed arrivando in un altro tracciato favorevole.&nbsp;Most infatti evoca dolci ricordi al turco, capace dal 2021 &ndash; anno del debutto di Most in calendario &ndash; di conquistare 4 delle 6 manche disputate. Un terreno di caccia quasi ideale dunque, ma sottovalutare Alvaro Bautista sarebbe un errore a dir poco fatale. La caduta di Gara 2 ad Imola del resto potrebbe aver rappresentato solamente un piccolo incidente di percorso, per un pilota che gi&agrave; l&rsquo;anno scorso seppe rialzarsi dopo un errore &ndash; a Donington &ndash; dimostrando di aver cancellato i fatti del 2019. Bautista tra l&rsquo;altro va nuovamente a caccia di record, dato che un solo successo gli permetterebbe di divenire il pilota con il maggior numero di vittorie &ndash; 18 - in una singola stagione. Rea all'inseguimento, Bassani pu&ograve; puntare al podio?  Si prospetta comunque un duello spettacolare, con tanti piloti pronti ad intromettersi. Primo fra tutti Jonathan Rea, che proprio in Repubblica Ceca ha conquistato nel 2021 il podio numero 200 in Superbike, e va ora in cerca di ulteriori risultati, per ottenere in primis la terza piazza in campionato. Piazza occupata da un ottimo Andrea Locatelli, tornato sul podio a Imola e desideroso di mantenere il suo costante ruolino di marcia.&nbsp;La pattuglia degli italiani pu&ograve; poi contare su Axel Bassani, galvanizzato dal secondo posto imolese e gi&agrave; molto veloce sul tracciato ceco l&rsquo;anno scorso, nonch&eacute; su Danilo Petrucci e Michael Ruben Rinaldi: per entrambi i portacolori Ducati &ndash; la quale ha celebrato i 1000 podi in SBK proprio a Most nel 2022 &ndash; Most potrebbe essere terreno di riscatto, dopo le difficolt&agrave; &ndash; anche per motivi fisici nel caso di Rinaldi &ndash; di Imola. Discorso simile per Lorenzo Baldassarri, ancora in cerca della giusta velocit&agrave;, mentre Roberto Tamburini torner&agrave; a guidare la Yamaha del team Motoxracing.&nbsp;Attenzione anche a Scott Redding, che l&rsquo;anno scorso proprio a Most visse forse&nbsp;il suo weekend migliore in sella alla BMW. Il podio in Gara 1 ed il quarto posto di Gara 2 infatti furono risultati roboanti, ai quali per&ograve; l&rsquo;inglese fece fatica a dare seguito nei round successivi. Oggi la situazione di Scott &egrave; simile, con la differenza che pende sul suo capo la questione futuro, ancora da chiarire ufficialmente.&nbsp;Manca l&rsquo;ufficialit&agrave; &nbsp;anche per quanto concerne i rinnovi in casa Honda, con Iker Lecuona e Xavi Vierge alle prese con un presente piuttosto difficile, che potrebbe convincere i due spagnoli anche a guardarsi intorno, soprattutto nel caso di Iker. A margine dell&rsquo;azione in pista infatti Most rischia di essere bollente per il mercato, con la trattativa Iannone &ndash; Go Eleven sempre pi&ugrave; vicina al termine, ed il possibile annuncio di Nicol&ograve; Bulega in Aruba. Moto, Iannone, Rinaldi, Oettl e non solo: per Go Eleven &egrave; tempo di decisioni       

Ultimo round estivo per le derivate, con Razgatlioglu desideroso di recuperare ulteriori punti su Alvaro. Bassani, Locatelli, Petrucci e Rinaldi a caccia di risultati per presente e futuro

165 risultati per 'Roberto Locatelli'